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Recensione FIFA 08

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Messaggio  Masters Gio Ago 07, 2008 12:19 pm

[pc, ps3, x360] Stagione nuova, Fifa nuovo. E’ questo il nesso logico che da molti anni attanaglia il pubblico videoludico curioso di sapere se la frenetica ricerca della giocabilità “alla Pro Evolution” sia finalmente giunta a una felice conclusione. Sì perché a Fifa, pur essendo migliorato nel corso degli anni, è proprio la giocabilità che manca, solo quella dato che gli altri requisiti li ha quasi sempre rispettati.

Tutto per tutti
Le conversioni analizzate, quella per PS3 e Xbox 360, riportano, come ci ha abituato la serie di Fifa, una database dalle dimensioni mastodontiche. Se l’anno scorso gli utenti Xbox 360 si sono dovuti accontentare di una versione monca rispetto alla conversione di PS2 (mancanza di campionati e giocatori), quest’anno non avranno nulla da rivendicare: sono presenti tutti i campionati (per l’Italia serie A e serie B) per un totale di 620 squadre, migliaia di giocatori (15.000) suddivisi in centinaia di squadre e, cosa non di poco conto, tutto aggiornato agli ultimi giorni di calciomercato. Ma come si farà quando ci sarà il prossimo mercato di gennaio? Altro Fifa? No, tranquilli, basterà scaricare le rose online.
Il titolo presenta molte opportunità di gioco, sia online che offline. Partiamo da queste ultime: potrete scegliere se giocare una partita veloce con la vostra squadra preferita (opportunamente selezionata al momento della creazione del profilo) contro la sua acerrima rivale, mettervi al comando di una squadra qualsiasi e intraprendere una carriera da allenatore – manager. Vendete e comprate giocatori, dateli in prestito per farli crescere, ingrandite lo stadio, decidete il prezzo dei biglietti, firmate il contratto con gli sponsor, investite sui giovani e portate a termine gli obbiettivi che vi verranno imposti dalla dirigenza a inizio stagione: in questo modo acquisterete la fiducia dei tifosi, della dirigenza e il vostro livello di allenatore si alzerà, per poi cambiare squadra. Può sembrare un copione già visto, questo genere di gestione semplificata, però credetemi quando vi dico che portare una squadra alla gloria dà sempre le sue soddisfazioni e riscontare che altre società più importanti vi cercano è una cosa veramente appagante.
Oltre alle modalità per le creazioni dei tornei e dei football party (dove creare un campionato da giocare con i propri amici) quella che mi ha fatto tornare in mente un vecchio gioco Namco per Psone, Libero Grande, è l’allenamento offline. In questo caso prenderete un giocatore con il suo determinato ruolo e lo guiderete durante la partita, lasciando alla CPU l’onere di muovere il resto della squadra. Sì, in questo caso sarete voi il giocatore in campo, anche se avrete la possibilità di registrare il gioco secondo la vostra volontà: premendo il pulsante passaggio chiamerete la palla da un vostro compagno, con il tiro gli indicherete di tirare o, nel caso fosse il vostro avversario in possesso di palla, effettuare un raddoppio di marcatura; sotto il vostro giocatore prescelto compariranno delle frecce che gli indicheranno la posizione da raggiungere per orchestrare al meglio l’azione, sopra, nel caso comparisse una bandierina, dovrete stare attenti a non finire in fuorigioco. Vedere il vostro giocatore in campo con una visuale in terza persona, alle spalle e quindi il campo sarà visionabile in verticale, così coma accade nell’arena mentre attendete il caricamento di una partita. Ebbene è proprio questa modalità, limitatamente chiamata allenamento, che vi permetterà di imparare le posizioni che dovranno mantenere i giocatori durante la partita. Alla fine verrete anche valutati tramite le statistiche del computer. Una buona idea che, da sola e se ben sviluppata, avrebbe avuto un gioco tutto suo, così come fece qualche anno fa Libero Grande.

Sul manto verde si gioca
Passando al gioco vero e proprio, una volta impostate le formazioni da schierare in campo, sarete chiamati a mostrare le vostre capacità. Posso subito dire che la giocabilità, rispetto allo scorso anno, è migliorata e anche il sistema dei passaggi è ben realizzato: ora risultano più realistici e sempre a rischio di intercettazione a meno che non siano ragionati. I pulsanti rispondono al meglio anche se troppe volte ci si trova a tirare a caso contro la porta cercando di sfruttare magari una palla vagante. Permane la convinzione, in alcune occasioni, che alcune statistiche dei giocatori non rispecchino quello che sono effettivamente in grado di fare: mi sono trovato con giocatori di serie inferiori capaci di realizzare delle cariche e dribbling degne del miglior Ibraimovic. Certo questo capita più spesso con i campioni e meno con i giocatori semplici. Altra cosa che riguarda i campioni è il senso di semi onnipotenza calcistica che danno: prendete in mano un Kakà o un Ronaldinho e vi sentirete i padroni del campo, senza calcolare che esistono anche altri 10 giocatori (9 escludendo il portiere) pronti a collaborare con voi. Proprio per questo ci sarà una puntuale difesa che vi riuscirà a bloccare quando vorrete tirare troppo la corda delle vostre capacità. Sì, perché la difesa non è più formata da giocatori imbambolati ma sarà reattiva e capace di effettuare raddoppi di marcatura.
I giocatori sono facilmente manovrabili tramite l'analogico sinistro che risulta più preciso per Xbox 360 e le finte sono facilmente eseguibili e quasi naturali, visto che, magari dopo un grande scatto potete effettuare uno stop e proseguire con una finta smarcante.
Un interessante elemento che va ad aumentare il grado di simulazione è il fatto che i giocatori si stancano in maniera realistica: effettuando un allungo della sfera con l’analogico destro, il giocatore, se non sufficientemente abile, faticherà a riprenderla prima dell’intervento di un avversario e questo scatto ulteriore provocherà in lui altra stanchezza.
La giocabilità è dunque migliorata, anche perché la costruzione di gioco è più ricercata, si devono creare azioni, scambiare palloni in spazi ristretti, giocare d’astuzia e cercare l’aiuto dei propri compagni.
Qualche errore di troppo si riscontra nel portiere che a volte devia un tiro ai piedi dell’avversario, come ha fatto qualche volta Dida nella realtà. Certi palloni poi, che sembrano essere del tutto innocui, non sono trattenuti dall’estremo difensore che smanaccia in qualche modo. Durante i corner, poi, vi sarà concesso di chiamare il portiere per raddrizzare una partita che magari il nostro team sta perdendo solo per un gol di scarto. I livelli di difficoltà si faranno sentire già partendo da quello per dilettanti, che risulterà comunque competitivo e difficoltoso soprattutto per i neofiti.
Gli schemi sono ancora personalizzabili con l’opportunità anche quest’anno (per Xbox 360) di spostare le proprie pedine in campo, modificando gli schemi preimpostati. Questo permette di creare diverse situazioni in cui i giocatori si muoveranno e, in base alle loro caratteristiche, saranno posizionati sul campo. Quante volte avete detto: “questo lo metterei lì” “quest’altro là” eccetera? Provate a mettere in campo voi i Fantastici quattro del Barcellona Ronaldinho, Henry, Messi e Eto’o, vedete se Del Piero è solo un attaccante o funziona anche come trequartista.

Giochiamo insieme
Il reparto multiplayer è, come al solito, molto elaborato. Fino a quattro giocatori si sfideranno offline e fino a otto online, in diverse modalità anche se, a giudizio personale, risulta più curata la versione per Live rispetto a quella per PS3. Sono presenti campionati interattivi, dove impiegare la propria squadra preferita e giocare contro gli altri giocatori in partite classificate (dove la tensione sarà sempre ad alti livelli); campionati online creati dall’utente per sfidare altri 31 giocatori; partita veloce classificata e libera. Queste opportunità altro non faranno che rendere sempre più longevo Fifa 08, come se non bastasse quanto descritto finora. Purtroppo sono stati riscontrati alcuni problemi di connessione con i server per quanto riguarda PS3, cosa invece non notata nel Live: molto volte ci si connette ma si perde la connessione oppure ci si ritrova in stanze dove al momento della selezione dello sfidante, questo sparisce. Cose che, una volta balzate all’occhio dello sviluppatore, saranno tranquillamente sistemate. Una cosa apprezzabile è considerata dal fatto che esistono tre stanze di diverso tipo in base al vostro grado di preparazione: principiante, esperto ed elite.

Il calcio è spettacolo
E alla EA lo sanno, aggiungo. Per quanto riguarda la grafica, come al solito, Fifa si dimostra insuperabile. Il brutto difetto che ha attanagliato la conversione per Xbox 360 di Fifa 07 lo scorso anno, ovvero quello di mostrare definiti solo i volti dei giocatori famosissimi (ricordate il Gilardino che era più simile a Chiesa?), è sparito lasciando spazio alla più alta definizione mai vista in un gioco di calcio: volti per la maggiore identici alla realtà (bisogna anche calcolare che stavolta i giocatori sono presenti in almeno il triplo numero rispetto alla scorsa edizione) tratti somatici minuziosi con textures che rendono la pelle talmente definita da notare le imperfezioni come nei o acne; ancora muscoli che sudano, magliette che ondeggiano in maniera realistica, volti che esprimono rabbia per un’occasione mancata o gioia per un gol. Tutto questo è semplicemente Fifa, il gioco che veramente fa esclamare al giocatore: “sembra una partita vera!” se non fosse per quella freccia rossa sopra la testa del giocatore forse l’impatto sarebbe proprio quello che si ha quando si vede una partita reale. Come detto precedentemente la maglie sono coperte di textures morbide capaci di rendere giustizia ai tessuti veri, tant’è che a volte viene quasi voglia di toccarle. La fisica di ogni cosa è piuttosto rispettata: anche la palla, stavolta, non sfugge alle regole dettate da Newton, a parte per qualche piccola imperfezione. Gli stadi, ricreati seguendo le controparti originali, non sono mai stati così maestosi: strutture immense che accolgono un tifo urlante e estremamente “vero”. Da notare, poi, che nella modalità Allenamento professionista, così come nell’arena, tenendo premuto il pulsante dello scatto, la telecamera inizierà a oscillare dietro al nostro giocatore in puro stile Gears of War.
Il sonoro vanta canzoni rimasterizzate alla perfezione, magari non particolarmente famose come gli altri anni (a parte quelle di Travis e dei Dover), ma sicuramente orecchiabili e in grado di farci entrare al meglio nello spirito di competizione del gioco. Gli effetti dello stadio sono straordinariamente riproposti con cori personalizzati e speaker che annunciano le formazioni in diverse lingue, in base al luogo dove si sta svolgendo la partita. Le tifoserie si faranno sentire di più quando sarà in corso un derby, così come accade nei veri stadi.
La telecronaca, affidata ancora una volta a Fabio Caressa e Giuseppe Bergomi, è la migliore mai realizzata e riporta diversi aneddoti raccontati dall’ex capitano dell’Inter. Purtroppo in alcuni casi diversi commenti sono fuori luogo e si sente il buon Caressa che urla per un gol mancato quando in reltà la palla si trova già a centro campo rinviata dai difensori. Niente comunque che vada a inficiare lo scorrere del gioco.

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