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Recensione marvel La Grande Alleanza

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Messaggio  Masters Gio Ago 07, 2008 12:37 pm

[ps2] Quanti di noi non hanno mai letto un fumetto Marvel? Sicuramente molto pochi, se non nessuno. Gli eroi sono sempre stati molto affascinanti e la casa delle meraviglie annovera tra le sue fila alcuni di quelli più caratteristici e famosi di sempre. In un periodo pieno di tie-in ispirati ai film cinematografici che oggi affollano le sale e che prendono ispirazione proprio da questi fumetti, la Activision ha ben penato di creare un picchiaduro a scorrimento con una storia inedita e con la partecipazione di tutto il meglio che la Marvel possa offrire, sia per il bene che per il male. E’ una sorpresa non indifferente questo La Grande Alleanza, che porta sulla sempre verde Playstation 2 un titolo poco atteso e che ci aveva inizialmente deluso nelle fasi di pre-testing avvenute nelle varie presentazioni private fatte dalla società, ma che nella versione finale ci ha piacevolmente sorpreso.

Avengers, questi miti!
Questo nuovo prodotto dei ragazzi della Raven è il sequel spirituale di quel X-Men Legend che per primo ha unito questi eroi in una gameplay che mescolava l’azione tipica dei picchiaduro a scorrimento con elementi da gioco di ruolo, per le caratteristiche e potenzialità dei personaggi. La nostra avventura inizierà immediatamente buttandoci nella mischia con quattro personaggi (Uomo Ragno, Thor, Wolverine e Capitan America), senza quindi passare per un tutorial o altro. In questo modo avremo da subito modo di prendere confidenza con i comandi di gioco; in ogni istante potremo cambiare l’eroe da utilizzare, tramite la croce direzionale, mentre i restanti verranno pilotati dalla CPU, in questo modo avremo modo di gestire al meglio tutti i vari partecipanti alla lotta. Come sempre, potremo utilizzare un pulsante per le combo, uno per gli attacchi potenti, uno per le parate e quello per le prese, senza contare gli attacchi speciali a disposizione di ognuno e che andranno usati con parsimonia e sbloccati anche durante l’avventura. La possibilità di potenziare gli attacchi, ed i vari colpi per ogni eroe, rende il gioco molto più strategico e getta le basi per quella che è di fatto la parte da gioco di ruolo di questo prodotto, non proprio perfetta per certi versi ma comunque interessante come caratteristica. Il gioco si divide secondo i classici canoni del genere, partiremo quindi con il devastare una serie di nemici tutti identici a seconda dell’ambientazione o quasi per arrivare al classico boss, che potrà essere costituito da un personaggio “minore” o da un colosso enorme e gigantesco. Durante le fasi di lotta potremo utilizzare alcuni barili o elementi interattivi dei fondali per lanciarli contro gli avversari e raccogliere le monete che ne usciranno una volta distrutti, mentre i puzzle inseriti saranno elementari e serviranno semplicemente ad aprire alcune porte; dovremo distruggere alcuni computer o spostare degli alimentatori di energia per attivare le porte, nulla di eccezionalmente complicato o che impegnerà la materia grigia del giocatore. L’azione di gioco però ci metterà a disposizione anche alcune variabili, soprattutto nella fase di combattimento dei boss più grossi da mettere K.O., come il drago, contro il quale ci verrà data la possibilità di usare un cannone fotonico per sparargli o altri con i quali servirà utilizzare una giusta sequenza di tasti, in stile Shenmue, per attivare la sequenza d’attacco (ad esempio dovrete salire su un colosso di ghiaccio ed infilargli un grosso palo dietro la nuca più volte per metterlo fuori combattimento). Il team invece si cambia solo tramite gli appositi accessi della Shield sparsi in alcuni punti dei livelli, che serviranno non solo per cambiare personaggio, ma anche per far recuperare energia a quelli che sveniranno in battaglia. Due parole vanno spese per la modalità multigiocatore, che si rivelerà essere una co-op nella quale fino a 4 amici possono affrontare l’avventura in diversi atti…insomma rinasce il picchiaduro a scorrimento con tutti i partecipanti che litigano per chi doveva prendere il power-up di turno. Divertente ed appagante, ma nulla di eccezionale e comunque troppo corta.

Non solo lotta
Una volta completato il primo atto, avrete accesso alla torre della Stark nella quale Nick Fury vi darà diverse direttive ma non solo. Il titolo ha anche una componente molto collezionistica, dovremo infatti sbloccare non solo diversi artworks relativi al gioco, ma anche filmati vari, sia d’intermezzo che inerenti a prodotti non riguardanti il gioco (come il trailer di Ultimate Avengeres 2 in versione DVD per l’America) ed i vari fumetti Marvel. Oltre a ciò avremo anche l’occasione di sbloccare diversi costumi alternativi per ciascun personaggio, la cosa sembra abbastanza banale ma in realtà grazie ad essi otterremo maggiori potenzialità nelle caratteristiche e maggiori poteri. La fase da RPG consiste proprio nel rendere sempre più potente il proprio team e aumentare i suoi poteri, cosi da avere più mosse speciali a disposizione. Non bisogna pensare però che avere una squadra di lottatori belli potenti sia sempre la scelta migliore, spesso bisognerà selezionare gli eroi in base alle loro effettive capacità, per essere più o meno adatte allo stages che andremo ad affrontare. I difetti maggiori del titolo sono costituiti però dalla ripetitività generale dell’azione di gioco, ma in un genere come questo possiamo sorvolare sulla cosa, visto che le scazzottate sono proprio il meglio che ci offrono i ragazzi della Raven. Certo, rispetto a Xmen Legends 2 non è cambiato molto, ma la presenza di tutti gli eroi Marvel e di una storia certamente sufficiente ad accendere l’attenzione dei fan, ci fanno apprezzare quelle piccole aggiunte che migliorano il titolo più della sua somiglianza con il prequel.

La Shield…
La grafica del titolo denota molta cura sotto il profilo del game design e della realizzazione dei vari stages. Non solo ci sono ottime texture e molti elementi animati lungo gli ambienti di gioco, ma avremo anche la possibilità di assistere ad ottimi effetti grafici, come fumo o fuoco, senza contare poi quelli energetici che scaturiscono da alcuni dei protagonisti. Il livello generale è aumentato in maniera vistosa rispetto al prequel, con una cura maniacale nella riproduzione dei vari eroi e rispettivi costumi, ma anche per i nemici; quelli semplici si andranno a distinguere in base al livello in cui giocheremo, ma sono generalmente molto vari sia per l’aspetto che per le loro caratteristiche. Nulla da dire invece sugli enormi boss che troveremo alla fine dei vari atti, realizzati bene e con grande cura, nonché con un numero di poligoni decisamente sufficiente a rendere le animazioni ottime e fluide. Rimane il problema del pop-up, che si verifica ogni tanto e che ci farà apparire i nemici a due passi dal naso quando entreremo in una nuova stanza, e degli sporadici rallentamenti causati dalla presenza di troppi personaggi ed effetti grafici contemporaneamente su schermo.
Le musiche sono anonime, di sicuro non indimenticabili e probabilmente l’aspetto meno convincente del gioco, ma ad esse si vanno a contrapporre degli effetti audio più che discreti ed un parlato ben caratterizzato che denota una scelta degli attori molto adatta ai vari personaggi.
Adv.

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