Recensione Mass Effect
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Recensione Mass Effect
[pc] Al tempo del rilascio esclusivo su Xbox 360, Mass Effect ha confermato le straordinarie capacità del team Bioware, che dopo i successi di Knights of the Old Republic 1 e 2 ha dimostrato di saper creare una trama intensa e sfaccettata senza bisogno di blasonate licenze; la realizzazione stilistica e tecnica valide ed originali hanno chiuso il cerchio, consacrando Mass Effect come uno dei migliori RPG di sempre.
Il titolo ha fatto a lungo gola agli appassionati di PC, piattaforma che peraltro conta da parte sua i maggiori successi RPG di sempre. Dopo il consueto gioco di gossip e voci di corridoio, che ha visto conferme e smentite rincorrersi per un po’, finalmente il grande annuncio: John Shepard stava per approdare sui PC di tutto il mondo. Rimaneva una sola incognita: da sempre la parola porting suscita nel videogiocatore tristi deja vu, legati a ripetute esperienze di conversioni mal curate, ingiocabili, scadenti. Data la portata del titolo, farne l’ennesimo esperimento malriuscito sarebbe stato un vero e proprio delitto.
Possiamo rassicurare fin da subito i fan: il lavoro svolto è non solo tecnicamente eccellente, ma integra delle soluzioni relative all’interfaccia ed al sistema di controllo davvero ben ideate e realizzate con cura.
Porting intelligente
E' bene precisare che, terminata la mastodontica installazione, il gioco che vi troverete a scoprire conserva tutte le ottime qualità già apprezzate sulla console Microsoft; le uniche differenze sono da ricercarsi in un dettaglio grafico aumentato, al prezzo di risorse di sistema non indifferenti, e negli efficaci aggiustamenti di controlli ed interfaccia. Questi ultimi si rendevano necessari per agevolare il passaggio dal gamepad al mouse, reso ostico dalla grande quantità di comandi che il gameplay di Mass Effect prevede; il motore dinamico del gioco permette infatti l'esplorazione dei pianeti che compongono la vasta galassia sia a bordo del Mako, un veicolo adatto a qualunque tipo di superficie, sia a piedi, in tempo reale e senza caricamenti. Mentre il gamepad di Xbox 360 riusciva a svolgere egregiamente entrambe le funzioni, l'accoppiata mouse/tastiera si comporta egregiamente con la camminata, ma non troppo quando si trata di guidare un veicolo su terreni spesso accidentati: per questo i comandi di guida del Mako sono stati completamente rivisti, in maniera efficace e soprattutto naturale al momento dell'utilizzo.
Alo stesso modo è stato reinventato il sistema relativo ai minigame attivabili per hackerare computer e droidi, o scassinare cassette di sicurezza: laddove su Xbox 360 era richiesta la tempestiva pressione di una serie di tasti che comparivano a schermo, la nuova versione PC sfida il giocatore a spostare un puntatore al centro di cerchi concentrici, evitando nel contempo dei segmenti in rapido movimento: anche qui l'espediente si integra ottimamente, trovando il giusto compromesso tra adattamento e rispetto del concept originale.
Battaglie Spaziali
Il sistema di combattimento è stato una delle caratteristiche più chiaccherate di Mass Effect sin dal suo annuncio: esso si presenta sorprendentemente in tempo reale, ma è bene non farsi ingannare. La componente action si mescola ai capisaldi del combattimento tipico degli RPG a turni, fatto di numeri casuali, moltiplicatori e statistiche. Questo mix, già di per sé complesso quanto a bilanciamento, è stato ulteriormente arricchito con un efficace sistema di coperture ispirato a Gears of War. Tutti questi elementi danno vita a scontri dal feeling inedito, che se da una parte soffrono di un ritmo non troppo veloce, dall'altra compensano offrendo una profondità tattica di tutto rispetto.
Mentre la versione per Xbox 360 prevedeva la temporanea messa in pausa dell'azione al momento di scegliere quali armi o abilità utilizzare, la versione PC offre un ritmo meno spezzato, affiancando a tali menu dei tasti di selezione rapida, ovviamente configurabili. Data la presenza di 2 compagni di supporto e la grandissima quantità di abilità offensive e difensive attivabili durante i combattimenti, i tasti di selezione rapida riescono a coprire solo una piccola parte delle necessità, e rendono la messa in pausa comunque necessaria, seppur meno di frequente.
We're all made of stars
Al di là dell’ottima realizzazione tecnica, e dell’originale design, la componente più eccezionale di Mass Effect è la sua trama, degna di un kolossal di fantascienza hollywoodiano. Senza scendere troppo in particolari, essa ci porta diversi lustri nel futuro, con l’umanità a diretto contatto con una moltitudine di razze aliene; la convivenza ha richiesto la formazione di un consiglio, di leggi e strutture atte a garantire una pacifica prosperità per tutte le razze. Gli esseri umani per una volta si sono trovati a confronto con razze molto più antiche, complesse ed intelligenti, e sono stati messi via via in disparte. Nei panni del comandante della marina John Shepard il nostro compito sarà, oltre ovviamente a salvare la galassia intera da un’antica minaccia, quello di elevare il rango della razza umana, facendole meritare il giusto rispetto all’interno del calderone razziale. L’intersecarsi di tematiche come il confronto tra razze diverse, e la presunta superiorità di alcune rispetto ad altre, è mischiato con cura agli elementi più prettamente fantascientifici e tipici del cinema d’azione, risultando in un mix che alterna momenti riflessivi ad altri di puro intrattenimento, senza mai scadere nella retorica o nella banalità.
I dialoghi a scelta multipla sono elaborati in maniera ricca e molto convincente, arrivando per la prima volta a creare nel giocatore l’illusione di compiere scelte importanti, ed ancor più importante di compierle liberamente. Interessante tra l’altro la passibilità di gestire in tempo reale la durata dei dialoghi: mentre per mandare avanti le missioni saranno spesso sufficienti poche righe di testo, l’appassionato avrà sempre la possibilità di approfondire alcune tematiche. Le conseguenze di ogni scelta operata avranno ripercussioni più o meno ingenti sull’andamento della trama, che è stata creata appositamente per presentare diverse variabili pur mantenendo punti di riferimento ed un epilogo costanti. Notevole il sistema dedicato ai rapporti sociali, che terrà conto dell’esito di vari dialoghi nonché dell’esito di certe missioni, provocando nei vostri compagni d’avventura reazioni tipicamente umane quali odio, amicizia e amore; tutto questo avverrà progressivamente nel corso dell’avventura, e capiterà di vedere gli esiti di una determinata scelta solo dopo diverse ore di gioco. Ciò si traduce in un ulteriore sostrato narrativo, che se da una parte aggiunge poco alla storia in sé, dall’altra crea una profondità senza preceedenti, in grado di coinvolgere profondamente il giocatore.
Comparto Tecnico
La realizzazione tecnica della versione Xbox 360, pur non esente da difetti, si era distinta per un’ottima qualità: partendo da un design accurato e vario, che tratteggiava ambientazioni affascinanti e razze aliene inedite ed originali, gli sviluppatori erano riusciti a supportarlo con un comparto tecnico notevole, pienamente in linea con la next-gen, ed ottimizzato a dovere per girare senza problemi sulla macchina Microsoft. Il vero gioiello era rappresentato dai modelli poligonali, che presentavano una rigorosità anatomica e fisionomica per umani ed alieni, ed una richhezza di dettaglio eccezionale per ambientazioni e veicoli. Texture di ottima qualità, blur e un’ottimo comparto luci chiudevano il cerchio, garantendo un’esperienza visiva indimenticabile. L’unico grosso difetto era costituito da un’interattività degli scenari quasi nulla, che andava a vanificare quasi del tutto la presenza di un motore dedicato alla gestione della fisica, peraltro ottimo. Il porting a PC è stato realizzato con cura, anche se tanta meraviglia next-gen comporta requisiti non indifferenti: per quanto scalabile, per restituire un’esperienza visiva pari o superiore a quella di Xbox 360 il gioco richiede un sistema dual core con almeno 2 gigabyte di RAM, ed ovviamente una scheda video di ultima generazione. Tale dotazione permetterà di giocare con un frame rate superiore a quello sperimentato su Xbox 360, ed offrirà un livello di definizione ancor più elevato: l’unico trascurabile difetto sono alcuni fulminei “fermi immagine” (la cui durata non passa mai il secondo), che si verificano in occasione dell’ingresso in nuove aree. I caricamenti sono sporadici ed in generale molto rapidi: ottima l’idea, già vista nella versione console, di “mascherarne” la maggior parte con viaggi in ascensore, durante i quali potremo muovere liberamente la telecamera, ed ascoltare notiziari intergalattici.
Multiplayer
Non presente.
Hardware
Requisiti minimi:
Sistema operativo: Windows XP o Vista
Processore: 2.4+GHZ Intel o 2.0+GHZ AMD
Memoria: 1 Gigabyte Ram (XP) / 2 Gigabyte Ram (Vista)
Scheda video: NVIDIA GeForce 6800GT o superiori. ATI 1300XT o superiori
Spazio su HD: 12 Gigabyte
Scheda audio: DirectX 9.0c compatibile
Requisiti raccomandati:
Sistema operativo: Windows XP o Vista
Processore: 2.6+GHZ Intel o 2.4+GHZ AMD
Memoria: 2 Gigabyte Ram
Scheda video: NVIDIA GeForce 7900 GTX o superiori. ATI X1800 XL series o superiori
Spazio su HD: 12 Gigabyte
Scheda audio: DirectX 9.0c compatibile - Raccomandato supporto audio 5.1
Il titolo ha fatto a lungo gola agli appassionati di PC, piattaforma che peraltro conta da parte sua i maggiori successi RPG di sempre. Dopo il consueto gioco di gossip e voci di corridoio, che ha visto conferme e smentite rincorrersi per un po’, finalmente il grande annuncio: John Shepard stava per approdare sui PC di tutto il mondo. Rimaneva una sola incognita: da sempre la parola porting suscita nel videogiocatore tristi deja vu, legati a ripetute esperienze di conversioni mal curate, ingiocabili, scadenti. Data la portata del titolo, farne l’ennesimo esperimento malriuscito sarebbe stato un vero e proprio delitto.
Possiamo rassicurare fin da subito i fan: il lavoro svolto è non solo tecnicamente eccellente, ma integra delle soluzioni relative all’interfaccia ed al sistema di controllo davvero ben ideate e realizzate con cura.
Porting intelligente
E' bene precisare che, terminata la mastodontica installazione, il gioco che vi troverete a scoprire conserva tutte le ottime qualità già apprezzate sulla console Microsoft; le uniche differenze sono da ricercarsi in un dettaglio grafico aumentato, al prezzo di risorse di sistema non indifferenti, e negli efficaci aggiustamenti di controlli ed interfaccia. Questi ultimi si rendevano necessari per agevolare il passaggio dal gamepad al mouse, reso ostico dalla grande quantità di comandi che il gameplay di Mass Effect prevede; il motore dinamico del gioco permette infatti l'esplorazione dei pianeti che compongono la vasta galassia sia a bordo del Mako, un veicolo adatto a qualunque tipo di superficie, sia a piedi, in tempo reale e senza caricamenti. Mentre il gamepad di Xbox 360 riusciva a svolgere egregiamente entrambe le funzioni, l'accoppiata mouse/tastiera si comporta egregiamente con la camminata, ma non troppo quando si trata di guidare un veicolo su terreni spesso accidentati: per questo i comandi di guida del Mako sono stati completamente rivisti, in maniera efficace e soprattutto naturale al momento dell'utilizzo.
Alo stesso modo è stato reinventato il sistema relativo ai minigame attivabili per hackerare computer e droidi, o scassinare cassette di sicurezza: laddove su Xbox 360 era richiesta la tempestiva pressione di una serie di tasti che comparivano a schermo, la nuova versione PC sfida il giocatore a spostare un puntatore al centro di cerchi concentrici, evitando nel contempo dei segmenti in rapido movimento: anche qui l'espediente si integra ottimamente, trovando il giusto compromesso tra adattamento e rispetto del concept originale.
Battaglie Spaziali
Il sistema di combattimento è stato una delle caratteristiche più chiaccherate di Mass Effect sin dal suo annuncio: esso si presenta sorprendentemente in tempo reale, ma è bene non farsi ingannare. La componente action si mescola ai capisaldi del combattimento tipico degli RPG a turni, fatto di numeri casuali, moltiplicatori e statistiche. Questo mix, già di per sé complesso quanto a bilanciamento, è stato ulteriormente arricchito con un efficace sistema di coperture ispirato a Gears of War. Tutti questi elementi danno vita a scontri dal feeling inedito, che se da una parte soffrono di un ritmo non troppo veloce, dall'altra compensano offrendo una profondità tattica di tutto rispetto.
Mentre la versione per Xbox 360 prevedeva la temporanea messa in pausa dell'azione al momento di scegliere quali armi o abilità utilizzare, la versione PC offre un ritmo meno spezzato, affiancando a tali menu dei tasti di selezione rapida, ovviamente configurabili. Data la presenza di 2 compagni di supporto e la grandissima quantità di abilità offensive e difensive attivabili durante i combattimenti, i tasti di selezione rapida riescono a coprire solo una piccola parte delle necessità, e rendono la messa in pausa comunque necessaria, seppur meno di frequente.
We're all made of stars
Al di là dell’ottima realizzazione tecnica, e dell’originale design, la componente più eccezionale di Mass Effect è la sua trama, degna di un kolossal di fantascienza hollywoodiano. Senza scendere troppo in particolari, essa ci porta diversi lustri nel futuro, con l’umanità a diretto contatto con una moltitudine di razze aliene; la convivenza ha richiesto la formazione di un consiglio, di leggi e strutture atte a garantire una pacifica prosperità per tutte le razze. Gli esseri umani per una volta si sono trovati a confronto con razze molto più antiche, complesse ed intelligenti, e sono stati messi via via in disparte. Nei panni del comandante della marina John Shepard il nostro compito sarà, oltre ovviamente a salvare la galassia intera da un’antica minaccia, quello di elevare il rango della razza umana, facendole meritare il giusto rispetto all’interno del calderone razziale. L’intersecarsi di tematiche come il confronto tra razze diverse, e la presunta superiorità di alcune rispetto ad altre, è mischiato con cura agli elementi più prettamente fantascientifici e tipici del cinema d’azione, risultando in un mix che alterna momenti riflessivi ad altri di puro intrattenimento, senza mai scadere nella retorica o nella banalità.
I dialoghi a scelta multipla sono elaborati in maniera ricca e molto convincente, arrivando per la prima volta a creare nel giocatore l’illusione di compiere scelte importanti, ed ancor più importante di compierle liberamente. Interessante tra l’altro la passibilità di gestire in tempo reale la durata dei dialoghi: mentre per mandare avanti le missioni saranno spesso sufficienti poche righe di testo, l’appassionato avrà sempre la possibilità di approfondire alcune tematiche. Le conseguenze di ogni scelta operata avranno ripercussioni più o meno ingenti sull’andamento della trama, che è stata creata appositamente per presentare diverse variabili pur mantenendo punti di riferimento ed un epilogo costanti. Notevole il sistema dedicato ai rapporti sociali, che terrà conto dell’esito di vari dialoghi nonché dell’esito di certe missioni, provocando nei vostri compagni d’avventura reazioni tipicamente umane quali odio, amicizia e amore; tutto questo avverrà progressivamente nel corso dell’avventura, e capiterà di vedere gli esiti di una determinata scelta solo dopo diverse ore di gioco. Ciò si traduce in un ulteriore sostrato narrativo, che se da una parte aggiunge poco alla storia in sé, dall’altra crea una profondità senza preceedenti, in grado di coinvolgere profondamente il giocatore.
Comparto Tecnico
La realizzazione tecnica della versione Xbox 360, pur non esente da difetti, si era distinta per un’ottima qualità: partendo da un design accurato e vario, che tratteggiava ambientazioni affascinanti e razze aliene inedite ed originali, gli sviluppatori erano riusciti a supportarlo con un comparto tecnico notevole, pienamente in linea con la next-gen, ed ottimizzato a dovere per girare senza problemi sulla macchina Microsoft. Il vero gioiello era rappresentato dai modelli poligonali, che presentavano una rigorosità anatomica e fisionomica per umani ed alieni, ed una richhezza di dettaglio eccezionale per ambientazioni e veicoli. Texture di ottima qualità, blur e un’ottimo comparto luci chiudevano il cerchio, garantendo un’esperienza visiva indimenticabile. L’unico grosso difetto era costituito da un’interattività degli scenari quasi nulla, che andava a vanificare quasi del tutto la presenza di un motore dedicato alla gestione della fisica, peraltro ottimo. Il porting a PC è stato realizzato con cura, anche se tanta meraviglia next-gen comporta requisiti non indifferenti: per quanto scalabile, per restituire un’esperienza visiva pari o superiore a quella di Xbox 360 il gioco richiede un sistema dual core con almeno 2 gigabyte di RAM, ed ovviamente una scheda video di ultima generazione. Tale dotazione permetterà di giocare con un frame rate superiore a quello sperimentato su Xbox 360, ed offrirà un livello di definizione ancor più elevato: l’unico trascurabile difetto sono alcuni fulminei “fermi immagine” (la cui durata non passa mai il secondo), che si verificano in occasione dell’ingresso in nuove aree. I caricamenti sono sporadici ed in generale molto rapidi: ottima l’idea, già vista nella versione console, di “mascherarne” la maggior parte con viaggi in ascensore, durante i quali potremo muovere liberamente la telecamera, ed ascoltare notiziari intergalattici.
Multiplayer
Non presente.
Hardware
Requisiti minimi:
Sistema operativo: Windows XP o Vista
Processore: 2.4+GHZ Intel o 2.0+GHZ AMD
Memoria: 1 Gigabyte Ram (XP) / 2 Gigabyte Ram (Vista)
Scheda video: NVIDIA GeForce 6800GT o superiori. ATI 1300XT o superiori
Spazio su HD: 12 Gigabyte
Scheda audio: DirectX 9.0c compatibile
Requisiti raccomandati:
Sistema operativo: Windows XP o Vista
Processore: 2.6+GHZ Intel o 2.4+GHZ AMD
Memoria: 2 Gigabyte Ram
Scheda video: NVIDIA GeForce 7900 GTX o superiori. ATI X1800 XL series o superiori
Spazio su HD: 12 Gigabyte
Scheda audio: DirectX 9.0c compatibile - Raccomandato supporto audio 5.1
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